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Ansiolitici

La classe degli ansiolitici e dei sedativo-ipnotici comprende le benzodiazepine (BDZ), gli azapironi, le imidazopiridine, i ciclopirroloni, le beta-carboline e i barbiturici, questi ultimi non più utilizzati con questa indicazione per i gravi effetti indesiderati e la elevata probabilità di decesso in caso di assunzione di quantità eccessive (noto ad esempio il suicidio di Marilyn Monroe). Alcune di queste sostanze sono inserite in Italia nelle tabelle ministeriali III e IV (legge 309/90, disciplina delle sostanze stupefacenti) e richiedono una ricettazione medica particolare.

Effetti fisiologici

I sedativi ipnotici:
  • diminuiscono la trasmissione degli impulsi nervosi
  • diminuiscono il tempo di addormentamento e il sonno REM
  • abbassano la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca
  • diminuiscono l'ampiezza e il tono delle contrazioni gastro-intestinali

Effetti psicologici

Gli effetti soggettivi di queste sostanze variano molto con la dose, l'ambiente e la personalità di chi la assume: a basse dosi danno disinibizione, euforia, diminuzione dell'ansia, visione meno angosciante e immediata dei propri problemi. L'assunzione per via endovenosa di BDZ accompagnata da alcol può produrre uno stato di stasi insensibile nel quale tutto passa e il soggetto è privo di vera coscienza, non si accorge di niente, non sa che cosa succederà e qualsiasi cosa accadrà attorno a lui non verrà vissuta né percepita.

Sintomi di assunzione

  • processi mentali rallentati;
  • concentrazione impossibile, confusione mentale;
  • pesantezza degli arti e deambulazione instabile;
  • stanchezza e difficoltà a parlare;
  • torpore, sonnolenza;
  • rilassamento muscolare.

Sintomi di intossicazione acuta

  • umore instabile e irritabile;
  • disinibizione sessuale e aggressività;
  • pronuncia indistinta e loquacità;
  • movimenti scoordinati;
  • deficit di memoria, di attenzione e capacità critica;
  • compromissione delle attività sociali e lavorative.

L'astinenza da farmaci sedativo-ipnotici

L'astinenza si ha interrompendo bruscamente un uso prolungato e ad alte dosi di barbiturici, o un uso più prolungato di BDZ. Se compaiono convulsione, delirium, psicosi, si parla di astinenza maggiore, la quale comporta:
  • nausea
  • malessere, debolezza
  • tachicardia e ipertensione
  • sudorazione e ipertermia
  • forte tremore di mani, lingua e palpebre
  • ansia diffusa e insonnia iniziale
Possibili complicazioni possono essere:
  • dispercezioni o ipersensibilità a stimolazioni sensoriali (visive, olfattive, acustiche)
  • deficit della memoria a breve e a lungo termine
  • agitazione psicomotoria
  • desiderio di assunzione (craving).
Il principio basilare dell'interruzione dell'assunzione è sottrarre lentamente il soggetto al sedativo ipnotico, controllando attentamente il paziente per assicurare una astinenza con il minimo di sintomi. Bisogna fare anche attenzione al possibile insorgere di convulsioni dovuta ad un'astinenza troppo rapida. Le strategie da utilizzare sono:
  • lento scalare della sostanza che da dipendenza
  • sostituzione con un agente a lunga durata d'azione e successiva graduale riduzione.

Ansiolitici | Benzodiazepine | Barbiturici | Antidepressivi | Neurolettici

Psicofarmaco. (15 gennaio 2008). Wikipedia, L'enciclopedia libera. Tratto il 18 febbraio 2008, 14:35 da http://it.wikipedia.org